Sulla base dei dati raccolti sul singolo individuo, l’Intelligenza Artificiale è in grado di prevedere il futuro, anche quello amoroso.
Per secoli, l’uomo ha cercato di scrutare il proprio futuro con ogni mezzo possibile: dagli oracoli dell’antichità ai tarocchi, fino alle previsioni astrologiche. Tutti metodi ancora vivi, ma indubbiamente discutibili a livello scientifico. Dove siamo giunti nel 2025? Oggi il vero indovino potrebbe essere un algoritmo.
Il modello in questione, addestrato con informazioni di 6 milioni di individui, ha dimostrato una precisione sorprendente nell’anticipare aspetti chiave della vita di una persona, tra cui la durata delle relazioni sentimentali. Ma come funziona? E soprattutto, come possiamo ad oggi a scoprire se continuerà con il nostro partner o, al contrario, troveremo l’anima gemella nei prossimi anni: tutto è possibile, ma dobbiamo pagare, non in moneta, ma con i nostri dati personali.
La scienza dietro le previsioni sul futuro dell’IA
Tutto è iniziato da uno studio pubblicato su Nature Computational Science e ripreso da ANSA, un sistema di Intelligenza Artificiale sviluppato due anni fa dai ricercatori dell’Università Tecnica della Danimarca è in grado di prevedere il futuro di una persona analizzando dati su scala massiva.
E se l’idea di sapere cosa potrebbe riservare il futuro sentimentale vi incuriosisce, è già possibile sperimentare strumenti basati su algoritmi predittivi. Alcune app sfruttano IA avanzate per analizzare il comportamento digitale e fornire previsioni personalizzate: dai modelli di comunicazione con il partner ai dati raccolti dai social media, passando per questionari dettagliati che incrociano variabili personali con tendenze statistiche.
Alcune piattaforme permettono anche di caricare dati specifici, come la cronologia delle conversazioni o le abitudini relazionali, per ottenere analisi più precise. Certo, la questione della privacy resta un tema centrale, ma per chi è curioso di testare queste tecnologie, il futuro potrebbe riservare risposte sorprendenti.
Nel campo delle relazioni, il modello ha mostrato di saper riconoscere schemi ricorrenti che determinano la stabilità di una coppia. Fattori come età, contesto sociale ed esperienze pregresse sembrano incidere notevolmente sulla durata dei rapporti.
Il principio alla base di queste previsioni è lo stesso che permette ai modelli di linguaggio di generare testi coerenti e fluidi. Così come le IA apprendono le relazioni tra le parole, il sistema danese ha codificato le relazioni tra variabili della quotidianità come stato di salute, reddito e residenza. Grazie a queste informazioni, ha identificato pattern statistici che permettono di prevedere con buona affidabilità alcuni eventi futuri.
Unica pecca? Come affermato da Andrea Bertolini, giurista della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, si tratta di “un’applicazione interessante delle capacità predittive dell’IA, ma solleva anche questioni etiche importanti”, specialmente riguardo all’utilizzo di dati personali per previsioni così intime e personali. Insomma, ogni curiosità ha un prezzo.
