DeepSeek ha dovuto limitare l’accesso ai modelli IA per gli sviluppatori, per il seguente problema. Scopriamo di cosa si tratta
L’IA è certamente una delle scoperte migliori degli ultimi anni. Essa si sta dimostrando un valido aiuto in diversi settori, da quello tecnologico a quello industriale e molto altro ancora, rendendo la vita più facile a tutti coloro che lavorano nei più svariati ambiti.
L’Intelligenza Artificiale, che pure deve essere monitorata dall’essere umano, si dimostra molto utile soprattutto nell’analisi dei Dati, nella creazione di contenuti interessanti ed efficaci, nel marketing, nell’editoria, per ciò che concerne gli elettrodomestici smart e chi più ne ha, più ne metta.
È una tecnologia molto avanzata che si prevede, nel tempo, possa addirittura diventare sempre più efficiente e autonoma, in modo da essere usata in ancor più settori.
L’IA ha persino conquistato borsa e mercati, trading, tant’è che oggigiorno sono in molti a investire sulle aziende che sviluppano progetti con questo strumento tecnologico. L’innovazione non si ferma, tutt’altro.
A darne prova è la nascita dell’IA ideata da una start up cinese, DeepSeek. Quest’ultima è stata ed è tuttora l’argomento delle ultime settimane, ma ad oggi l’azienda ha annunciato che ci saranno limiti ai modelli IA per gli sviluppatori.
Come detto, di recente DeepSeek è passata dall’anonimato a un vero e proprio boom, in quanto ritenuta una versione di IA versatile, personalizzabile.
L’azienda ha avvisato che, temporaneamente, limiterà l’accesso al proprio servizio di interfaccia per programmare le app, ossia lo strumento API, di cui si servono gli sviluppatori.
La ragione addotta per questo freno è la mancanza di capacità dei server, come spiega Bloomberg. «A causa delle attuali limitazioni delle risorse, abbiamo temporaneamente sospeso l’accesso al servizio Api per prevenire qualsiasi potenziale impatto sulle operazioni degli utenti», ha fatto sapere l’azienda.
In sostanza, non si possono comprare nuovi crediti per realizzare app fondate sul modello DeepSeek, ma gli sviluppatori possono comunque proseguire il loro lavoro su modelli già esistenti.
Da quanto si apprende, la scorsa settimana, il Garante della Privacy del nostro Paese, ha ordinato di limitare il trattamento dei dati di utenti italiani da parte delle società cinesi che gestiscono la chatbot di DeepSeek.
Vedremo, nei prossimi giorni, se ci saranno ulteriori novità in merito a eventuali sviluppi della situazione.
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