Le buche nelle strade potrebbero presto sparire: la scoperta rivoluzionaria promette miracoli

Le buche in strade causano non pochi problemi, fra cui incidenti, anche mortali: una scoperta rivoluzionaria, però, aiuterà a tapparle tutte quante.

Le nostre città, soprattutto quelle più grandi, hanno spesso un problema comune: le buche, che causano non pochi problemi, fra cui incidenti ogni giorno, a volte anche mortali. Non solo sono pericolose per gli automobilisti ma anche per i pedoni che possono inciampare.

Buca in strada
Le buche nelle strade potrebbero presto sparire: la scoperta rivoluzionaria promette miracoli – digitalquantistico.it

Il problema si fa di portata sempre maggiore e purtroppo a volte non basta asfaltare queste buche per risolvere. Dopo qualche tempo, sbucano di nuovo quelle “voragini”, magari a causa di radici che alzano il terreno. Qualsiasi sia la causa per cui queste buche fanno capolino nelle nostre strade, bisogna trovare subito una soluzione.

E sembrerebbe che una scoperta rivoluzionaria degli ultimi tempi stia dando speranza che questo problema venga presto risolto.

La scoperta rivoluzionaria che farà sparire tutte le buche dalle nostre strade: di cosa si tratta

Numerosi ricercatori in ogni parte del mondo stanno pensando a come creare un asfalto autorigenerante ovvero che si ripara da solo. I ricercatori di Delf (Paesi Bassi) hanno tratto l’ispirazione dalla natura, ovvero dalle formazioni rocciose che si trovano vicino i vulcani. Qui ci sono particolari batteri ovvero i Bacillus pseudofirmus and Sporosarcina pasteurii che in presenza d’acqua producono carbonato di calcio.

Lavori in strada
La scoperta rivoluzionaria che farà sparire tutte le buche dalle nostre strade: di cosa si tratta – digitalquantistico.it

Da qui l’idea di creare un calcestruzzo innovativo che contiene questi batteri che possono sopravvivere in fase dormiente fino a 200 anni all’interno di una struttura in cemento armato. Ogni volta che si forma una crepa nel calcestruzzo indurito, l’acqua che penetra, attiva i batteri dormienti che, inghiottendo le sostanze nutritive e moltiplicandosi, lentamente riempiono la fessura di calcare.

Il calcestruzzo autoriparante ridurrebbe notevolmente i costi di manutenzione delle strutture nonché le conseguenti emissioni di anidride carbonica. Questi batteri non sono pericolosi per la salute umana quindi di fatto, bisognerebbe solo che i Governi permettessero la sperimentazione di questo calcestruzzo autoriparante. Le ricerche comunque non si fermano: anche altri studiosi cileni o del King’s College London continuano su questa scia dell’asfalto autorigenerante e, aiutati dall’Intelligenza Artificiale, sembrerebbero essere a buon punto.

Hanno individuato metodi innovativi per “ricucire” l’asfalto, rendendolo più resistente nel tempo e riducendo la necessità di costose riparazioni. La tecnologia che stanno mettendo a punto permetterebbe di costruire strade a zero emissioni, dato che gran parte dell’inquinamento stradale è legato alla produzione del bitume. Quindi sarebbe un asfalto più ecologico, che conterrà scarti di biomassa e ridurrebbe la dipendenza dalle risorse naturali, migliorando la sostenibilità del settore stradale.

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